La Storia dell'AVO e i suoi obiettivi
L’AVO Associazione Volontari ospedalieri, fondata a Milano nel 1975 dal Professor Erminio Longhini, eminente medico decorato nel 2004 di medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, oggi conta 246 sedi con un numero complessivo di circa 25.000 volontari che operano in oltre 400 ospedali e altre strutture di ricovero diffuse su tutto il territorio nazionale.
L'associazione è fondata sull’unicità del rapporto che si crea fra un volontario e un malato nel momento in cui scocca la scintilla del dono reciproco, senza attesa di alcun ritorno. Alcuni obiettivi:
I punti di forza dell’associazione
Storia dell'AVO di Lecce
Il prof A. Gismondi e monsignor Pasquale De Luca, uniti da profonda amicizia, comuni interessi ed amore per il prossimo, individuarono dei volontari che potessero dedicare un po’ del loro tempo agli ammalati ospedalizzati.
Successivamente Don Pasquale avanzò loro la possibilità di confluire nell’Associazione a carattere nazionale AVO, conferendo così non solo maggiore visibilità ma anche una regolamentazione frutto di esperienza e formazione.
Questo si realizzò nel 1985, concretando così la loro intuizione che ha dato vita all’AVO Lecce.
La nuova realtà ha iniziato non solo un percorso sanitario, ma anche di tipo politico. Infatti, con l’aiuto della Delegata Regionale Elena Conte, l’Associazione cominciò a muovere i primi passi, organizzando corsi di formazione per nuovi volontari. Questa visione è stata adottata dai vari presidenti che si sono succeduti e che si son impegnati nei rapporti con le Istituzioni. In poco tempo l’AVO di Lecce è riuscita a stringere rapporti di collaborazione con la Direzione Sanitaria, con il Comune, la Provincia ed ha potuto, grazie al servizio sociale svolto, iscriversi nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato.
Si sono stipulate convenzioni con l’Azienda ospedaliera ed i presidenti sono stati nominati nel Comitato Etico della stessa, diventando anche presidenti del Coordinamento operativo del CCM dell’ ASL di Lecce.
L’associazione ha così potuto far sentire la sua presenza nel Progetto AUDIT e nei Progetti AGENAS; inoltre, si è realizzata una partecipazione attiva come relatori in vari Congressi Medici.
In questi anni sono stati organizzati numerosi Corsi di Formazione Permanente e per il ventennale un Momento di Riflessione che ha visto l’attiva partecipazione del Prof Gismondi , del Dott. Claudio Lodoli, dell’Assessore Regionale Loredana Capone e dell’Onorevole Ugo Lisi.
In questi trent’anni si sono avvicendati centinaia di volontari che per motivi di salute, lavoro e familiari ora non fanno più parte dell’Associazione. Ognuno di loro ha lasciato l’impronta del suo servizio, perché, come diciamo sempre, l’A.V.O. dà indicazioni, regole e formazione, ma non può trasmettere i sentimenti che ognuno possiede.
Se molti hanno dovuto lasciare, alcuni di quelli rimasti sono tra i fondatori che risposero alla proposta di Don Pasquale o volontari che svolgono il loro servizio da molto tempo. La strada non è sempre stata agevole, ma il desiderio di fare qualcosa per i più deboli, in un momento di grande fragilità qual è il ricovero, ci spinge ad andare avanti e cercare di migliorare sempre più il nostro servizio. are modifiche.
L’AVO Associazione Volontari ospedalieri, fondata a Milano nel 1975 dal Professor Erminio Longhini, eminente medico decorato nel 2004 di medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, oggi conta 246 sedi con un numero complessivo di circa 25.000 volontari che operano in oltre 400 ospedali e altre strutture di ricovero diffuse su tutto il territorio nazionale.
L'associazione è fondata sull’unicità del rapporto che si crea fra un volontario e un malato nel momento in cui scocca la scintilla del dono reciproco, senza attesa di alcun ritorno. Alcuni obiettivi:
- Opera nelle strutture ospedaliere e nelle altre strutture socio-assistenziali con un servizio organizzato, qualificato e gratuito per assicurare una presenza amichevole accanto ai malati nell'ambito delle strutture stesse offrendo loro, durante la degenza, calore umano, dialogo, aiuto per lottare contro la sofferenza, l'isolamento, la noia: con l'esclusione di qualunque mansione tecnico-professionale di competenza esclusiva del personale medico e paramedico.
- Collabora con le Istituzioni per perseguire gli obiettivi di umanizzazione, di personalizzazione, di informazione e di educazione alla salute nel rispetto dei ruoli e delle competenze previste dalla normativa vigente;
- Si impegna anche in progetti e sperimentazioni mirati a migliorare il servizio a favore dell'ammalato.
I punti di forza dell’associazione
- La gratuità assoluta. I volontari non percepiscono alcuna remunerazione neppure sotto forma di rimborsi spese, e le Associazioni non beneficiano di specifici contributi da parte delle istituzioni a fronte del servizio offerto.
- L’applicazione del principio di sussidiarietà e di non sostituzione.
- La fiducia di cui l’AVO gode nelle strutture in cui opera.
- L’esperienza di quaranta anni che ha generato una profonda conoscenza delle sensibilità, dei bisogni e delle istanze dei cittadini ammalati, ma anche dei loro parenti.
- La discrezione che a partire dal modus operandi dei volontari, si estende all’associazione nel suo complesso all’insegna dell’agire in punta di piedi.
Storia dell'AVO di Lecce
Il prof A. Gismondi e monsignor Pasquale De Luca, uniti da profonda amicizia, comuni interessi ed amore per il prossimo, individuarono dei volontari che potessero dedicare un po’ del loro tempo agli ammalati ospedalizzati.
Successivamente Don Pasquale avanzò loro la possibilità di confluire nell’Associazione a carattere nazionale AVO, conferendo così non solo maggiore visibilità ma anche una regolamentazione frutto di esperienza e formazione.
Questo si realizzò nel 1985, concretando così la loro intuizione che ha dato vita all’AVO Lecce.
La nuova realtà ha iniziato non solo un percorso sanitario, ma anche di tipo politico. Infatti, con l’aiuto della Delegata Regionale Elena Conte, l’Associazione cominciò a muovere i primi passi, organizzando corsi di formazione per nuovi volontari. Questa visione è stata adottata dai vari presidenti che si sono succeduti e che si son impegnati nei rapporti con le Istituzioni. In poco tempo l’AVO di Lecce è riuscita a stringere rapporti di collaborazione con la Direzione Sanitaria, con il Comune, la Provincia ed ha potuto, grazie al servizio sociale svolto, iscriversi nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato.
Si sono stipulate convenzioni con l’Azienda ospedaliera ed i presidenti sono stati nominati nel Comitato Etico della stessa, diventando anche presidenti del Coordinamento operativo del CCM dell’ ASL di Lecce.
L’associazione ha così potuto far sentire la sua presenza nel Progetto AUDIT e nei Progetti AGENAS; inoltre, si è realizzata una partecipazione attiva come relatori in vari Congressi Medici.
In questi anni sono stati organizzati numerosi Corsi di Formazione Permanente e per il ventennale un Momento di Riflessione che ha visto l’attiva partecipazione del Prof Gismondi , del Dott. Claudio Lodoli, dell’Assessore Regionale Loredana Capone e dell’Onorevole Ugo Lisi.
In questi trent’anni si sono avvicendati centinaia di volontari che per motivi di salute, lavoro e familiari ora non fanno più parte dell’Associazione. Ognuno di loro ha lasciato l’impronta del suo servizio, perché, come diciamo sempre, l’A.V.O. dà indicazioni, regole e formazione, ma non può trasmettere i sentimenti che ognuno possiede.
Se molti hanno dovuto lasciare, alcuni di quelli rimasti sono tra i fondatori che risposero alla proposta di Don Pasquale o volontari che svolgono il loro servizio da molto tempo. La strada non è sempre stata agevole, ma il desiderio di fare qualcosa per i più deboli, in un momento di grande fragilità qual è il ricovero, ci spinge ad andare avanti e cercare di migliorare sempre più il nostro servizio. are modifiche.